Tutto è iniziato alcuni anni fa quando il Comune ha fatto concessione di suolo pubblico di strade e piazze per mescita e ristorazione all’aperto. In breve spazio – una strada e una piazzetta – si sono addensati tavoli in grado di ospitare circa 500 commensali da attribuire a 11 locali. Fatemi sapere voi gentilmente un Vostro parere e quali sono le azioni che posso intraprendere, dato che le buone maniere non sono servite a nulla. Vorrei sapere cosa devo fare per sensibilizzare il condominio e l’amministratore che continuano a sottovalutare il problema. Allora ho contattato personalmente l’Arpa pensando di farmi carico delle spese, ma mi rispondono che non possono intervenire su richiesta diretta dei cittadini. Vi sarei molto grato se poteste darmi dei consigli come potremmo difenderci contro questo impianto.

Mio marito lavora in smart working, io sono studentessa universitaria. Infatti, chi è leso da eccessivo schiamazzo, rumori molesti e comportamenti non rispettosi della convivenza pubblica ha tutto il diritto di richiedere l’intervento dei carabinieri. Le pene possono variare da semplici ammonimenti a interrompere il motivo del chiasso, ma possono andare anche oltre diventando diffide o multe amministrative. Tanti genitori in un solo condominio saranno di certo più predisposti a tollerare schiamazzi e rumori ad alta intensità anche in orari poco convenzionali. Ma la regola di solito viene sempre determinata durante le assemblee condominiali dove vengono emanati i regolamenti specifici per facilitare la convivenza di queste piccole comunità.

  • Non ho idea quali siano i limiti imposti per le due attività e nemmeno se esistano dei limiti per la durata di certi rumori ma la situazione è piuttosto complicata.
  • In attesa di un suo cortese riscontro, ringrazio anticipatamente e saluto.
  • Vinta questa battaglia resta l’inquinamento acustico derivante da questa statale che, giorno e notte, supporta un traffico “pazzesco”.
  • Bisognerà poi dimostrare il disagio fornendo al giudice delle prove certe, avvalendosi anche dell’opinione di veterinari e specialisti.
  • Anche per i mancati controlli possiamo denunciare appunto l’omissione e di conseguenza il concorso in disturbo della pubblica quiete?

Per circa una settimana la sera sono stato costretto a rimanere chiuso in casa senza avere la possibilità di sentire nemmeno la tv in quanto gli schiamazzi e i vari spettacoli non facevano sentire niente e quindi non potevo nemmeno andare a dormire. L’anno scorso a causa del Covid non si è fatto niente e quest’anno sempre a causa del Covid si sta facendo qualcosa in forma ridotta ma sempre a volume altissimo (ho provato a misurare con un fonometro scaricato sul telefonino e quindi non attendibile, superavano spesso gli 80 deciBel in una zona che di sera al massimo arriva a 20/25 deciBel). Gli orari fissati a livello condominiale per talune attività, valgono solo se risultano più restrittivi, in quanto la legge ha valore giuridico superiore a quello di un regolamento condominiale.

Spesso l’allarme suona senza motivo (ci sono molti gatti in zona che passano da un giardino all’altro) facendomi spaventare per il fortissimo rumore improvviso anche quando ho la finestra chiusa ma, quando è aperta, è come se fossi direttamente sotto la sirena cha ha un rumore da impazzire. Da una settimana mi sento molto ferita nella mia libertà di vivere, e stressata per il timore di un qualsiasi rumore, dato che questi si sono lamentati anche con chi tornava da lavoro di notte e semplicemente spegneva l’auto, chiudeva il palazzo e saliva le scale. Sono stati capaci persino di lamentarsi del rumore della sedia a rotelle di una vicina durante il pomeriggio, perché dovevano riposare.

La situazione è molto ironica, poiché loro sono le stesse persone che mi avevano bussato quando avevo 7-8 anni https://www.lellaverde.it/7-conseils-avant-de-creer-un-site-de-casino-en-ligne-au-canada/ dicendo di far meno baccano mentre rientravo in casa da una partita di calcio fuori paese portando con me il pallone che essendo caduta per le leggi della fisica l’oggetto rimbalza. Immagina che vivo al 3 e ultimo piano e sento tutti i santi pomeriggi dalle persone del primo piano , dalle 16 fino alle 21, bambini che corrono scalzi per tutta la casa e poi puntualmente all’una di notte la mamma o non so chi, sposta sedie , probabilmente per riordinare ciò che i figli hanno disordinato nell’arco del pomeriggio. Rivolgersi alle autorità competenti, come i vigili urbani, dato che dalla sua descrizione sembra che l’abitazione a 50 metri non faccia parte del tuo condominio.

E’ possibile che dopo un anno non ci sia possibilità di soluzione, è possibile che tale attività non abbia avuto nessuna multa e che possa operare senza la scheda di impatto acustico e rovinarci l’esistenza per gran parte dell’anno. Abbiamo più volte parlato con la proprietaria per proporle di insonorizzare il locale e di cercare di rispettare i condomini, infatti il problema non è solo il nostro ma di altri abitanti del palazzo. Alla fine della scuola, metà giugno circa fino a metà luglio, è attivo l’Oratorio feriale e circa 200 bambini di ogni età e altrettanti “giovani” intrattenitori hanno la meglio sul nostro riposo e quiete. Tutto il giorno usano musiche e soprattutto megafoni spesso a sproposito e comunque ad un volume almeno il doppio di quello che potrebbe necessitare. Vivo con la mia famiglia da circa 6 anni in un paesino di circa 1.200 abitanti in una casetta a circa 300 metri dal centro del paese ed a non più di 5-6 metri da una strada urbana (limite di 50 km/h che nessuno rispetta) a dir poco “infernale”. La ringrazio per l’attenzione e resto in attesa di una Sua gentile risposta.

Chiedere l’intervento delle autorità contro ignoti mi sembra una procedura non attuabile per cui vorrei prima poter individuare la fonte del disturbo. Ringrazio della cortese attenzione che vorrete riservare alla mia lettera e frattanto porgo cordiali saluti. Dal momento che il periodo estivo è oramai alle porte, volevamo sapere come agire nei loro confronti per avere un po’ di tranquillità e non rimanere chiusi in casa per limitare il rumore proveniente dall’esterno. Non so se il pollaio sia stato o no autorizzato; resta però il problema che questo disturbo mi impedisce il sonno, non sono nemmeno servite i serramenti ad alto isolamento acustico top di gamma che ho installato. Abito con la mia famiglia confinante con un tiro a segno nazionale, struttura chiusa ma a cielo aperto.

Tutti noi 4 la mia famiglia ci svegliamo la mattina presto per andare a lavorare. Per legge so che i proprietari dell’animale devono ridurre al minimo le occasioni di disturbo e prevenire le possibili cause di agitazione dell’animale stesso, soprattutto nelle ore notturne, in quanto in caso contrario, fatti gli accertamenti necessari, scatta il reato di disturbo delle occupazioni notturne o del riposo delle persone. Anche io come molti altri lettori abito nelle immediate adiacenze di un locale pubblico. Questo locale è nel pieno centro storico di Caserta ed è stato aperto nell’estate del 2008. L’aggravante è che si tratta di un locale aperto in un ex convento/chiostro di suore di proprietà del Comune il quale lo ha concesso in fitto dietro, l’obbligo da parte dei gestori, della totale restaurazione dell’immobile. Si tratta di un locale di svariate centinaia di metri quadri come interni ma quel che è peggio è che tale locale è dotato di un giardino di circa 700 metri quadri dove insiste la maggior parte dell’attività di intrattenimento pubblico.

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